sabato 26 marzo 2011

Alla Fiat serve un modesto Celentano

Torino, Fiat serve un modesto Celentano

25 marzo 2011

“Se le indiscrezioni sul trasferimento della sede della Fiat negli Usa verranno confermate, l’azienda di Torino diventerebbe un ramo europeo della Chrysler. Ha ragione il leader di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola. “Non è vero che la Fiat si sta internazionalizzando e americanizzando, - ha dichiarato durante un intervento all’iniziativa La Fabbrica dell’Economia a Milano - è la Chrysler che, inglobando la Fiat, sta iniziando ad europeizzarsi”. Purtroppo siamo all’ennesima scena di un film di cui avevamo già scritto da tempo la sceneggiatura. Non ritenevamo sostenibili le richieste fatte ai lavoratori, in cambio di una presunta contropartita, che si sta rivelando assolutamente inadeguata alle prospettive di sviluppo industriali torinesi e italiane. E’ ora che la politica ne prenda atto e le istituzioni, a partire dal Governo mettano in campo azioni concrete, abbandonando il tifo per chi sta giocando una partita che non è quella dichiarata. Ci chiediamo infatti se permanga l’ottimismo del presidente Cota, manifestato ancora nella risposta al nostro question time in Consiglio Regionale sulla Fiat qualche settimana fa. Nel report, diffuso dalla Reuters, Marchionne viene indicato come l'Elvis Presley del Lingotto. Noi – sinceramente - invece di avere un Elvis Presley che importa in Italia il modello americano dei diritti e ci priva della sede dell’azienda più importante del Paese, preferiremmo avere un più modesto Adriano Celentano, che vada in America per esportare il made in Italy”. Lo dichiara in una nota stampa l’agguerrito consigliere regionale piemontese Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà.

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